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 Vogliono la distruzione del Trasporto Pubblico Loc

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T O P I C    R E V I E W
BiagPal Posted - 14/06/2010 : 16:11:19
La scure s'abbatte sui trasporti locali 3,5 miliardi in meno per i pendolari
Lombardia, Puglia e Toscana rischiano i tagli più pesanti per effetto delle misure contenute nella manovra. Che si faranno sentire già nel 2010


ROMA - Un fendente che taglia circa 3,5 miliardi di euro nel trasporto locale in Italia. Se la percentuale della riduzione secca dei trasferimenti alle Regioni verrà confermata e andrà ad alleggerire le risorse destinate a bus, metro e ferrovie locali, già dai prossimi mesi si vedranno i primi effetti negativi. La seconda parte del 2010 e il 2011 saranno lacrime e sangue, soprattutto per pendolari e studenti che rischiano di vedere scomparire fino ad un quarto dei servizi di trasporto oggi esistenti su strade e ferrovie.

Gli studenti di alcune regioni, come la Puglia, saranno forse costretti a rinunciare al contributo che li aiuta a contenere i costi degli abbonamenti. Di sicuro i passeggeri dei convogli regionali di gran parte dello Stivale dovranno fare a meno dei (promessi) treni che dovevano andare a rinforzare il parco dei mezzi riservati ai pendolari e migliorare la qualità del viaggio. In molti altri casi saranno orari, corse, mezzi, il cosiddetto parco rotabile, a dover subire le modifiche più significative e dannose per chi prende i mezzi pubblici. Con la riduzione della frequenza nei passaggi dei pullman che collegano più province o di autobus e metropolitane nei comuni.

La scure che sta per abbattersi sugli Enti locali, però, non colpirà tutti allo stesso modo. Lombardia (e Milano) il Lazio (e Roma), la Puglia, la Campania (e Napoli) in particolare soffriranno una diminuzione pesantissima, con fondi bloccati e rinnovamento del parco macchine rinviato sine die. Nel caso della Sicilia, potrebbero materializzarsi degli aggiustamenti sui prezzi dei biglietti in alcuni capoluoghi e sarà più difficoltoso raggiungere l'entroterra utilizzando le ferrovie. La Campania dovrà fare a meno di circa 420 milioni di euro tra 2011 e 2012 solo per il trasporto pubblico.

La Liguria, per contro, subirà minori tagli rispetto ad altre Regioni meno fortunate. Tra queste la tartassata Toscana, che dei 500 milioni trasferiti fino ad oggi da Roma per il Tpl ne vedrà arrivare solo 300 dopo un taglio di 200 milioni. Un blocco pari al 40% del totale. A rischio anche gli attuali livelli tariffari. In Emilia Romagna, infine, la riduzione dei trasferimenti è prossima ad un quarto rispetto ad oggi.

Repubblica (10 giugno 2010)

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Trasporti, a rischio il biglietto Unico. Stop ai fondi della Regione Campania

di Gerardo Ausiello

NAPOLI (14 giugno) - La Regione blocca i fondi alle aziende di trasporto, il biglietto Unico rischia di saltare. È l’effetto della crisi di liquidità scoppiata a Palazzo Santa Lucia dopo lo sforamento del patto di stabilità da parte della giunta Bassolino per oltre un miliardo di euro.

Il nuovo esecutivo ha infatti sospeso temporaneamente tutti i pagamenti, eccetto quelli urgenti e improcrastinabili, in attesa di stabilire i tagli definitivi che dovranno rientrare nella manovra correttiva di 3,1 miliardi da varare entro luglio.

Stop, dunque, all’erogazione di 11 milioni, che rappresentano parte della quota aggiuntiva (14 milioni) destinata ogni anno dalla Regione alle aziende di trasporto che fanno parte del Consorzio Unicocampania: questo meccanismo, messo a punto dall’ex assessore Ennio Cascetta, consente ai cittadini di usufruire di tutti i mezzi pubblici con un solo tagliando producendo quindi un notevole risparmio per gli utenti e una maggiore facilità negli spostamenti. Il problema è che i contributi «congelati» si riferiscono al 2005, ma restano in sospeso anche quelli per gli anni successivi.

In totale il credito vantato dal Consorzio è di circa 67 milioni di euro. Numeri pesanti con cui le aziende di trasporto stanno facendo i conti in queste ore nel difficile tentativo di far quadrare i bilanci, in rosso nonostante le anticipazioni bancarie.

In più la Regione non ha ancora stanziato 57 milioni nell’ambito del fondo nazionale del comparto né le risorse aggiuntive previste per l’inflazione programmata. «Se non si correrà subito ai ripari, non sarà più possibile mantenere in vita il biglietto Unico - avverte Antonio Simeone, presidente dell’Anm e coordinatore delle aziende di trasporto della Campania - Nei prossimi giorni si terrà un vertice a Roma con l’Asstra per decidere sul da farsi. In questo quadro diventa sempre più difficile garantire il servizio soprattutto per Anm e Metronapoli, che servono rispettivamente 500mila e 300mila persone. La mia società, ad esempio, non ha abbastanza autisti ma non può assumerne altri a causa della mancanza di fondi».

«Chiediamo solo che vengano sbloccate le risorse che ci spettano - insiste Simeone - Del resto proprio per coprire le spese dei trasporti è stata ritoccata la tassa sul carburante. Dei soldi, però, non c’è traccia». L’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella è cauto: «Abbiamo bloccato tutte le spese in attesa di valutare le aree in cui intervenire - chiarisce - Analizzeremo il caso con serietà e responsabilità soffermandoci sulle attività della holding. Come concetto strategico, comunque, il biglietto Unico va sicuramente difeso».

Peraltro il Consorzio sta attraversando una delicata fase di transizione sul fronte della gestione operativa: il presidente uscente Claudio Cicatiello, nominato numero uno dell’Asìa, si è presentato dimissionario all’ultima riunione del Consiglio d’amministrazione, ma i componenti del Cda non hanno raggiunto un accordo sul nome del successore.

Uno stallo che rischia di complicare la già difficile situazione. Nel 2008 il Consorzio affrontò una crisi analoga: Ferrovie dello Stato, Sita e Cstp annunciarono l’uscita dal sistema dei trasporti campano a causa dei ritardi nei pagamenti e degli scarsi fondi a disposizione. Solo un intervento dell’allora assessore Cascetta scongiurò l’annullamento della tariffazione comune.

Il Mattino

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Che dire amici, è ormai purtroppo chiaro che Governo centrale prima e nuova amministrazione regionale poi, non vogliano altro che la distruzione del Traporto Pubblico Locale.
Sono senza parole, l'unica cosa che riesco a dire è: VERGOGNA!!!
14   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
ferpas Posted - 01/07/2010 : 09:57:38
stiamo attenti se no sarà davvero la fine del nostro amato rotabile
ALn61 Posted - 30/06/2010 : 23:52:30
Il restauro dovrebbe avvenire con fondi di altra natura, probabilmente europei.
salva_fiore Posted - 30/06/2010 : 21:08:11
ma dissero che il restauro era stato già pagato o senti male?

Oggi il Mattino riportava la notizie che MCNE ha dovuto fare dietrofroint per alcuni incarichi affidati recentemente ad ex dipendenti in pensione, sempre in base al giro di vite disposto dalla Regione...
Per fortuna che lì a Bari l'elettromotrice sta al riparo...
A meno che non se la vendono...!!
ferpas Posted - 30/06/2010 : 10:45:17
io invece vedo in bilico il restauro dell'elettromnotrice mi sa che se non parte ora non partirà piu
salva_fiore Posted - 28/06/2010 : 20:11:49
Buona notte!
L'alifana è più debole delle altre, soccomberà...
ALn61 Posted - 28/06/2010 : 16:22:23
...è normale!
ferpas Posted - 28/06/2010 : 15:02:30
Da ILMATTINO del 28/06/2010

Trappe spese EAV nella bufera

L’ultima auto blu è sfuggita alla stima fatta dal ministro Brunetta: è arrivata solo da una settimana. Ed è la diciassettesima Alfa 159 in dotazione alla dirigenza di Metrocampania Nord Est, la costola del colosso dei trasporti regionali Eav su cui ora è scattato il codice rosso. In totale oltre 4mila dipendenti che, da aprile, sudano freddo a ogni 27 del mese perché non sanno se gli verrà accreditato lo stipendio. Niente pignoramenti come i colleghi dell’Asl Napoli 1, ma casse quasi vuote all’Ente autonomo Volturno. E i tagli annunciati nella manovra Tremonti non promettono nulla di buono. Specialmente se su alcuni tavoli di palazzo Santa Lucia gira un dossier sulle spese di Sepsa, Circumvesuviana, Eavbus e MetroCampania Nordest. In particolare, quest’ultima è finita nel mirino per le troppe consulenze (molte assegnate da una decina d’anni a questa parte sempre a uno stesso gruppo di professionisti che operano già per diversi Comuni e Province della Campania) e le somme spese per le opere d’arte necessarie ad abbellire 4 stazioni. In totale oltre un milione di euro, solo questo capitolo. Vuole ora vederci chiaro l’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella che ha convocato per oggi alle 16 l’amministratore unico dell’Eav, Alessandro Rizzardi. Da focalizzare un dossier ampio di questioni, a cominciare da quella sorta di museo diffuso di cui moltissimi campani ignorano completamente l’esistenza. Ad Aversa centro-Aversa ippodromo e Giugliano ci sono opere di artisti emergenti (Daniel Canogar, Jaume Plensa, Enzo Distinto e Santiago Cucullu, tra gli altri) costate 849mila e 908 euro. «Spesa congrua secondo le valutazioni di mercato», certificherà Eduardo Cicelyn quando gli viene chiesto un parere da esperto da Metrocampania. Con lo scultore scafatese Angelo Casciello, invece, viene stilato un contratto ad hoc per il suo allestimento nella stazione di Mugnano, punto nevralgico della tratta funzionale Piscinola-Aversa. Una scultura centrale «totem» di 15 metri, due contenitori per ascensori e impianti di condizionamento e due bozze di idee progettuali pagate in totale 180mila euro. Che poi non ci siano i fondi per far proseguire i treni sino a Capodichino, ma si pensa ad altre opere d’arte per altre stazioni, beh, questo è un altro discorso. Ma il tema più spinoso e che ora ritorna all’attenzione è quello degli incarichi esterni. Chiede una stretta, di fatto, anche la Regione con una lettera in cui fa presente le nuove normative sulle consulenze per le partecipate. È il dicembre scorso. Ma a marzo, a ridosso delle elezioni, vengono firmati 30 incarichi per esterni pagati mediamente 65mila euro l’anno che si vanno ad aggiungere a una serie di dirigenti e manager che viaggiano con stipendi annuali dai centomila euro in sù (premi di produzione esclusi, è chiaro). Senza contare che quelle trenta consulenze sono andate anche a over 65 pensionati di altre aziende di trasporto regionali. Troppo anche per le organizzazioni sindacali che prendono carta e penna e scrivono il 21 maggio scorso ai vertici della società: «Occorre interrompere il ricorso a consulenze esterne», dicono le segreterie di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil-trasporti chiedendo un incontro urgente con l’ad Giuseppe Racioppi. E la promessa di quest’ultimo è di non rinnovarle per l’anno prossimo. Sembra però sia troppo tardi, a questo punto. Vetrella è deciso: «Accorperemo Alifana, Sepsa e Circumvesuviana, inutili 3 cda diversi», ha chiarito l’altro giorno. Si è subito risentito il consigliere regionale pd Tonino Amato: «L’Eav non è fonte di sprechi, giù le mani». E per oggi in Regione sull’incontro tra Vetrella e Rizzardi c’è aria pesante. Da resa dei conti.
ferpas Posted - 16/06/2010 : 09:01:54
spero allora non taglieranno qualche corsa dell'alifana che espleta davvero un bel servizio, i treni sono sempre ben frequentati
BiagPal Posted - 15/06/2010 : 15:36:38
ferpas ha scritto:

non penso Sandro, io invece dico che possiamo dimenticare il completamento della tratta Aversa Centro - SMCV e anche l'elettrificazione della tratta alta
Al di la questo, però, i tagli a cui si fa riferimento riguardano la gestione del Trasporto Pubblico Locale, non la costruzione di nuove infrastrutture, i cui tagli sono comunque anch'essi preoccupanti.
BiagPal Posted - 15/06/2010 : 15:34:03
ALn61 ha scritto:

In questo caso la prima linea a saltare sarebbe proprio l' Alifana alta.
A saltare proprio no, ma sicuramente molte corse saranno tagliate. Si tratta, infatti, di tagli che oscillano dal 30 al 40%.
BiagPal Posted - 15/06/2010 : 15:16:14
Veramente le dichiarazioni sono molto più lunghe. Sembra ormai chiara la volontà di voler eliminare il Consorzio Unico Campania. Il tutto ovviamente a discapito di noi utenti!
In pratica si ritornerà indietro di oltre 10 anni. Costringendoci a dover fare un biglietto per ogni diverso vettore o società. Il tutto con un notevole aggravio di costi e di disagi. Quest'ultimo aspetto è costituito soprattutto dal fatto che fare più biglietti, significa anche dover fare più file alle biglietterie.
ferpas Posted - 15/06/2010 : 11:40:19
14/06/2010

- Dichiarazione dell'assessore ai Trasporti, alla Viabilità e alla Attività produttive della Regione Campania, Sergio Vetrella, sulla vicenda del Consorzio Unicocampania.

"Innanzitutto, mi meraviglio che un problema che nasce tra il 2002 e il 2009 venga sollevato solo oggi, a pochi giorni dall'insediamento della nuova giunta. Mi preme poi sottolineare che allo stato non esiste alcun accordo con il Consorzio Unicocampania che ci obblighi a coprire integralmente le perdite da mancato introito.

Ciò nonostante, la Regione dal 2005 a oggi ha già erogato al Consorzio 44 milioni e 540mila euro, quale intervento finanziario a sostegno dell'integrazione tariffaria; un sistema che va sicuramente difeso e mantenuto, ma che non può e non deve più reggersi su una gestione inefficiente, le cui perdite gravino sui contribuenti campani. Per parte mia, mi impegno a valutare l'efficacia dell'attuale e complessa struttura del Consorzio, all'interno del quale ci sono ben cinque società partecipate al cento per cento dalla Regione, così come stiamo valutando con rigore la gestione e i bilanci delle società stesse, in un momento di particolare difficoltà dovuta alla crisi economica generale e allo sforamento del patto di stabilità.

A questo proposito, si sta verificando se eventuali passività delle società partecipate risultino già nel bilancio della Regione o si dovranno sommare invece a quanto la Giunta Bassolino ha approvato, portando allo sforamento del patto di stabilità. Su questa base andrà anche verificato la 'qualità' degli amministratori che abbiano portato le loro aziende a significative perdite".
ferpas Posted - 15/06/2010 : 10:20:01
non penso Sandro, io invece dico che possiamo dimenticare il completamento della tratta Aversa Centro - SMCV e anche l'elettrificazione della tratta alta
ALn61 Posted - 14/06/2010 : 18:05:04
In questo caso la prima linea a saltare sarebbe proprio l' Alifana alta.

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